sabato 16 gennaio 2010




la nostra insegnante


Il gruppo

Parte del gruppo

Quando è iniziata questa avventura!

Sei anni fa in seguito ad una iniziativa del comune di Castelfiorentino relativa ai Circoli di Studio, un piccolo gruppo di donne ha incominciato a riunirsi avendo in comune la passione per l’arte del ricamo e poi…

Poi anno dopo anno il ricamo è diventato il filo conduttore e lo scopo ma insieme a questo si è aggiunto il gusto di ritrovarsi ogni mercoledì , solo tra donne, per imparare un punto nuovo ed anche per conoscersi e parlare dei più svariati argomenti. Le fondatrici di questo gruppo aperto, che inizialmente erano sei, non sono cambiate ma via via si sono aggiunte altre donne, ogni anno, arrivando a venti, portando nuovi stimoli, linfa alla grande verve della nostra insegnante. Si organizzano anche incontri con altre realtà (Biennale di Parma, Zoagli, Borgo San Lorenzo, Val Topina ect.) e visite, viaggi, corsi per imparare nuove tecniche di ricamo.

Il nostro gruppo nel mese di maggio , in occasione di una manifestazione paesana “In..canti e banchi” organizza una esposizione, nella sede del Palazzo Municipale di Castelfiorentino, di tutti lavori fatti seguendo il tema fissato a inzio anno.

Quest’anno abbiamo avuto l’idea di realizzare questo blog innanzitutto per valorizzare l’arte del ricamo poi per avere contatti con altri gruppi, per farci conoscere e per scambiare le nostre esperienze. Stiamo creando un archivio ordinato per anno dove potete vedere i vari punti imparati e qualche lavoro realizzato con le spiegazioni della tecnica usata.
Chi si volesse mettere in contatto col gruppo può scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica : iltempo.ritrovato@yahoo.it






Anno 2004

Nell' anno 2004 abbiamo appreso la tecnica dei punti base:
punto erba, catenella, asola, nodetti francesi, punto vapore, punto nodi di Palestrina, punto stuoia, scritto, croce, spaccato.
In seguito ci siamo cimentate nelle sfilature iniziando da quelle più semplici per arrivare a quelle un pò più elaborate.

Questo cuscino è stato ricamato a punto erba e punto catenella
Anche con i punti semplicissimi possono essere realizzati dei
bellissimi lavori!

Questa piantana è stata ricamata a punto erba ripassato.

In seguito ci siamo cimentate nelle sfilature iniziando da quelle più semplici per arrivare a quelle un pò più elaborate.

esempio di sfilatura

Questa foto è stata scatata in occasione della giornata dedicata al PUNTO SALAMANCA.

Il ricamo popolare di Salamanca (città nel nord della Spagna, in Castilla y Leòn) che in spagnolo si chiama "bordado popular serrano Salmantino" è tipico nella zona della Sierra de Gata fino a Béjar e nella zona di Avila e Càceres. Questo punto ha il fascino dei ricami antichi poiché, per motivi di scarsa comunicazione fra le varie provincie spagnole, non ha subito contaminazioni per cui sia i disegni che la tecnica sono rimasti pressappoco gli stessi fin dai tempi antichi. I colori usati sono:nero, rosso ceramica, turchese, giallo oro vecchio, verde smeraldo. Veniva eseguito su tele di lino tessute nei telai casalinghi usando, per i punti di ricamo, stame a due fili, per i ricami più moderni e più preziosi la seta nei colori: salmone scuro, azzurro cobalto, giallo dorato, verde erba, rosso fuoco. La tecnica è quella del ricamo a fili contati, i motivi sono vari come si può vedere dalla tavola esplicativa. Le figure vengono dal mondo animale e vegetale. Tra gli animali dalle forme stilizzate e un po' fantastiche troviamo il leone, l'aquila, il coniglio, il pesce, il cervo, il maialino, la lumaca, la paloma. Tra i fiori il garofano e vasi con composizioni floreali, oltre a piccole figure decorative . Tipico negli animali rappresentati è quella specie di collarino che separa la testa dal corpo e ciò si pensa sia dovuto all'influenza della religione musulmana che proibisce la rappresentazione di esseri viventi per cui il taglio alla gola fa supporre che l'animale sia morto.

Esempio di ricamo Salamanca






Anno 2005



In questo anno abbiamo imparato vari punti ma vi vogliamo descrivere uno di questi che è IL PUNTO DI BAYEUX.

Il punto di Bayeux (città della Francia del Nord) prende il nome dall’Arazzo di Bayeux anche se in Francia viene chiamato Tapisserie de Bayeux. L’arazzo, lungo più di 70 metri, risale al 1066 e ci sono voluti circa 11 anni per realizzarlo. Ricamato in lane policrome, racconta la conquista dell’ Inghilterra da parte dei Normanni guidati da Guglielmo detto “ Il Conquistatore”. L’ opera è ben conservata considerando le varie vicissitudini alle quali è stata sottoposta e merita un viaggio per andare a vederla.Per le appassionate di ricamo sono in vendita nel Museo dei kit con tutto l’occorrente per chi si vuole cimentare in questo punto che in realtà è il punto di stuoia arabo.
Proponiamo, insieme alla foto di un kit già realizzato, lo schema della tecnica del punto. Si consiglia di lavorare a telaio, si possono utilizzare le lane Medicis o quelle usate per il Bandera. Per la stoffa è consigliato un cotone a trama fitta. Una volta riempite le figure, si devono contornare con il punto erba che definisce meglio il lavoro e nasconde i punti di entrata e di uscita del riempimento.

BUON LAVORO!



Anno 2006

In questo anno oltre al punto antico toscano, al punto Gubbini, all'hardanger abbiamo imparato il

PUNTO SCRITTO

Il punto scritto è una filza a fili contati che si esegue in due tempi, andata e ritorno. Nel primo tempo si fa una filza regolare contando i fili, che copre tutto il percorso, nel secondo tempo si torna indietro e si coprono gli spazi rimasti liberi sulla stoffa durante il primo passaggio, entrando con l'ago negli stessi fori. Questo punto, molto antico, è usato per contornare le figure nei ricami a riserva come il punto Assisi (punto San Francesco), in questo caso assume il nome di punto Santa Chiara. Viene usato anche per il punto Caterina dei Medici (punto Madama) e per disegnare figure e scrivere frasi sui tessuti a trama regolare.

Il cuscino con i cavalli alati è un esempio di punto scritto su ricamo a riserva, il disegno è tratto da un pezzo di tessuto antico bizantino che si trova nei Musei Vaticani a Roma.



Anno 2007


Nel corso del 2007 abbiamo imparato il macramè, il ricamo su rete, il Caterina dei Medici, l’Assia, l’Hedebo.

Vi proponiamo alcuni lavori eseguiti in questo periodo.

Borsetta a macramè

Paralume a macramè
Cuscino con motivi a macramè
Centrotavola eseguito con il punto Caterina dè MediciNell'estate di quest'anno a Castelfiorentino, al bar "la Piazzetta", c'è stata una iniziativa molto interessante e divertente, leggete questo articolo e vi renderete conto di cosa si tratta.....

le ricamatrici che hanno partecipato al Knit cafè


Anno 2008

Anno 2009

A far parte del gruppo quest'anno sono arrivate due donne di origine sarda, Antonietta e Nicolina, amanti del ricamo. Antonietta è molto brava a ricamare con la tecnica dello sfilato sardo e su richesta della maestra l'ha insegnato, con grande piacere, alle ricamatrici che ancora non conoscevano questa tecnica. E' stato un vero successo perchè ognuna di loro ha realizzato un manufatto che nel mese di maggio è stato esposto alla mostra insieme agli altri lavori eseguiti con le altre tecniche che ci ha insegnato Ebe (la nostra maestra).


Due oggetti realizzati a sfilato sardo

Lavoro eseguito a sfilato sardo con frange in macramè

Dopo lo sfilato sardo siamo passate al macramé, arte molto affascinante basata sulla annodatura di fili, può essere definito "merletto a nodi". Con questo tipo di merletto possono essere eseguiti infiniti lavori con qualsiasi tipo di filato.

Oggetti a macramè

Abbiamo appreso anche la tecnica del Cavandoli, anche questa si basa su annodatura di fili ma si usano due fili di colore diverso, uno per il fondo a nodi orizzontali e uno per il soggetto a nodi verticali, si ottiene un tessuto robusto e compatto con il quale possono essere realizzati diversi oggetti come borse , segnalibri ecc.....

Un altro punto su cui abbiamo lavorato è il punto rinascimento, un ricamo molto raffinato che in passato adornava fastosi abiti di nobildonne.
Alcune componenti del gruppo si sono cimentate nella difficile arte del "merletto a fuselli" o tombolo.


Alcuni lavori eseguiti a tombolo

Anno 2010



Il gruppo quest'anno si è arrichito i diverse componenti. All'inzio è arrivata Monica che con la sua solarità ci ha portato vivacità, allegria e brio. Insieme a Monica è arrivata Manuela, innamorata pazza del ricamo a intaglio, ma questo punto non è rientrato nel programma, si farà in seguito.......

Nel corso dei mesi sono arrivate altre quattro donne.
Il tema che abbiamo scelto quest'anno per lavorare sui punti di ricamo è: " Dal Meditteaneo alle Canarie", abbiamo quindi appreso i punti tipici dei luoghi che incontriamo in una ipotetica crociera che parte da Venezia e arriva alle isole Canarie.
Abbiamo iniziato con il merletto Venezia, poi siamo passate al punto jugoslavo, questo punto è molto semplice nell'esecuzione ma di grande effetto.


Due lavori eseguiti a punto jugoslavo

Continuado il nostro viaggio immaginario siamo arrivate in Grecia e qui abbiamo lavorato sul pizzo greco e Lefkara.

Arrivate in Toscana impariamo il trapunto semplice, il trapunto fiorentino e il punto antico toscano.


Pochette ricamata a trapunto fiorentino

Il punto antico è composto da tre punti:


Il punto reale a fili contati, il punto riccio ed il reticello, nel punto antico toscano il reticello è rappresentato da una losanga contornata dal punto quadro, sfilata al centro e successivamente rifinita a cordoncino e decorata con il punto spirito. Gli orli del tessuto sono rifiniti con il gigliuccio, un tipo di sfilatura che accompagna spesso il punto antico toscano.


Sacchetto realizzato a punto antico

Particolare del sacchetto


A seconda delle regioni questo punto presenta delle varianti, sia nei punti che nella denominazione. Agli inizi del '900 il punto reale si faceva disegnato e non a fili contati ma era difficilissimo e fu abbandonato (vedi tavola illustrativa tratta da un album di L.Vannini).

Il punto reale è sempre geometrico, il punto riccio è un ricciolo decorativo a rilievo che abbellisce il punto reale, il reticello, come abbiamo spiegato sopra, è generalmente di forma geometrica , ma non si escludono decorazioni ad Aemilia Ars.

Dopo il punto antico abbiamo fatto un "salto" in Sardegna e qui abbiamo scelto una tecnica di ricamo particolare, il "punt'a brodu" tipico di Teulada, poco conosciuto, di non facile esecuzione ma secondo noi molto elegante.

Esempio di punt'a brodu


Proviamo qui a descrivere le istruzioni:

In questo tipo di ricamo è importante stabilire quando il disegno si sviluppa verso destra e quando verso sinistra perché la tecnica del punto cambia secondo la direzione. In genere si ha un ramo centrale dal quale partono dei rametti, sia a destra che a sinistra, questi rametti hanno a sua volta delle foglioline da un lato. La composizione è a sua volta abbellita da occhiolini che sono detti “arenadas” parola sarda per indicare il melograno, e da graziosi ovali detti” arrecciau” poiché somigliano alle grate.

TECNICA DEI PUNTI

Il primo passaggio si esegue su uno dei due rami principali. Quando il ramo volge verso destra, il filo sta in alto e l’ago esce a sinistra del disegno, per quanto riguarda le distanze fra un punto e l’altro ci si regola come per il punto erba (fig. 1-2).
Mano a mano che si incontrano i rametti di destra si lavorano subito e si abbelliscono con delle foglioline (fig. 1-2-3).
Una volta lavorato tutto il ramo principale si torna al punto di partenza e si esegue l'addoppiatura:
Si lavora il punto di sinistra tenendo il filo in basso e l'ago esce a destra del disesgno (fig.2) ma quando si esegue l'addoppiatura si entra al centro della parte ricamata in modo che si produce una trecciolina a rilivo che, a prima vista, sembra un punto catenella ma è molto più elaborato. Durante il percorso si incontrano i rametti di sinistra che non sono stati lavorati, quindi si ricamano come abbiamo fatto per gli altri durante il primo passaggio ma con il punto di sinistra cioè con il filo in basso e l'ago che esce a destra del disegno.

Schema per l'esecuzione di s'arrecciau

Istruzioni per eseguire s'arrecciau

Lanciare dei fili seguendo lo schema (fig.3) lasciando alcuni millimetri fra un lancio ed un altro es: 13 fili di cui i primi cinque a crescere, cinque della stessa lunghezza e quattro a scalare. Si può variare il numero dei lanci a secondo della dimensione che si vuol dare all'arrecciau. Uscire con l'ago alla base del terzo filo (fig.4) passare sopra e poi sotto al numero tre, mettere il filo in alto e passare sotto e sopra al numero quattro (fig.5) tirare in basso lentamente il filo fino a che la cappiola che si è formata scende in basso alla base dei due fili formando un anellino che li lega. Passare con la stessa modalità sui fili cinque e sei, po isette ed otto e così fino al dodici. Uscire con l'ago accanto all'ultima cappiola, passare sotto il tessuto ed uscire alla base del secondo filo. Eseguire gli stessi passaggi
1-2 3-4 5-6 7-8 9-10 11-12, uscire sul rovescio, fermare il filo e passare ai lati per fare le foglioline intorno a s'arrecciau.

Dopo la Sardegna ci fermiamo in Francia, qui impariamo il "boutis", questa tecnica di ricamo è molto antica, si dice che risale al XII secolo anche se in Francia è arrivata più tardi, all'inizio approda a Marsiglia poi si estende al sud della Francia in particolare in Provenza
.


Portafoto con copertina ricamata a Boutis


Altri due lavori eseguiti a Boutis

Continuando il nostro itinerario arriviamo in Spagna dove scegliamo il punto Salamanca e il punto tessitura.


Centrini ricamati a punto Salamanca

Borsa ricamata a punto tessitura

Concludiamo il nostro viaggio nelle Isole Canarie e lavoriamo sul punto: caldos de Fuertevura.



Il 23 maggio è stata inaugurata la mostra dei lavori realizzati dalle ricamatrici del gruppo nel corso del 2010. Il sindaco di Castelfiorentino ci ha onorato con la sua presenza.

Video mostra maggio 2010 1° parte



Video mostra 2010 2° parte



Finita la mostra ci siamo concesse una gita e insieme ad alcune componenti del gruppo di San Casciano Val di Pesa siamo andate a visitare Sarzana e in particolare la mostra di ricamo alla fortezza Firmafede.
E' stata una gionata molto piacevole e rilassante ecco qui una testimominza